X Concorso Andrea Baldi 24, 25, 26 giugno 2021

Comunicato stampa X concorso pianistico Andrea Baldi

Comunicato stampa

CIRCOLO DELLA MUSICA

IL CONCORSO BALDI CHE RICORDA ANDREA

Bologna, 3 maggio 2021

24, 25, 26 giugno 2021  le date della X edizione del Concorso Pianistico INTERNAZIONALE “Andrea Baldi” (che si svolgerà in presenza presso il bellissimo Oratorio San Rocco in via Calari 4/2 a Bologna, e qui si concluderà SABATO 26 GIUGNO alle ore 21 col concerto dei vincitori

Strutturato quest’anno in sei categorie è caratterizzato da una giuria di respiro internazionale formata dai pianisti Bruno Canino, Boris Bekhterev, Galina Chistiakova e dal produttore discografico Alberto Spano.

BOLOGNA – Sono più di 800 i concorrenti delle prime nove edizioni, provenienti da Italia, Brasile, Giappone, Estonia, Taiwan, Israele, Corea, Cina, Polonia, Romania, Russia, Spagna, Bulgaria, Slovenia, Svizzera ecc. L’edizione 2021 si realizza grazie al sostegno di Marchesini Group, della Fondazione Del Monte, dell’Endas Emilia Romagna e di Antonella Brunelli.

Il Concorso Pianistico “Andrea Baldi”, è stato fondato dal pianista Sandro Baldi nel 2011 per perpetuare la memoria del figlio Andrea, scomparso a 18 anni in un incidente stradale. Il concorso ha segnalato nelle passate edizioni il grande talento di Daisuke Yagi, Elena Nefedova, Mariia Iudenko, Angelina Vigovska, Yuki Mihara, Saori Toyama, Ayumi Matsumoto, Johan Randvere, Tomoko Ikuta, Liao Xianji, Megumi Nakanomori, João Tavares Filho  Josiko Furukawa, Susanna Braun,  e degli italiani Fernanda Damiano, Lorenzo Mazzola, Marco Rizzello, Nicola Pantani, Giulio Andreetta, Elisa Rumici, Isabella Ricci, Virginia Rossetti, Alessandra Giunti, Alberto Tessarotto, Margherita Santi, Dario Zanconi, Jacopo Giacopuzzi.

Ecco ora prendere avvio la decima edizione in programma il 24, 25 e 26 giugno presso l’Oratorio San Rocco di Bologna, in via Calari 4/2 nel centro di Bologna (concerto dei vincitori sabato 26 giugno alle ore 21, ingresso ad offerta libera).

Si tratta di un concorso pianistico riservato a tutti i giovani pianisti, articolato  in sei categorie (la categoria A riservata ai solisti di pianoforte delle scuole medie a indirizzo musicale, si svolgerà il 6 giugno presso la sede del circolo della musica a Rastignano in via Valle Verde 33 e vedrà in giuria Edoardo Bruni, Daniele Furlati e Alberto Spano), la B fino a 11 anni, la C fino a 13, D fino a 17, la E fino a 23 e la G fino a 35), che contempla l’esecuzione di un vasto repertorio. Oltre ai premi in denaro per ogni categoria, ai vincitori assoluti delle categorie E e F saranno assicurati otto concerti premio offerti da:

5 concerti premio per il primo premio assoluto della categoria F offerti da:

Circolo della Musica di Bologna (30 settembre 2021)

PianoEchos “21. Settimane pianistiche internazionali in Monferrato XVII edizione (2 ottobre 2021)

Circolo Culturale Lirico Bolognese (3 ottobre 2021)

Emilia Romagna Festival (estate 2022)

Circolo della Musica di Bologna (estate 2022)

 

1 concerto premio per il secondo miglior classificato della categoria F

Circolo della Musica di Bologna (estate 2022)

 

1 concerto premio per il terzo miglior classificato della categoria F

Circolo della Musica di Bologna (estate 2022)

 

1 concerto premio per il primo premio assoluto della categoria E

Circolo della Musica di Bologna (estate 2022)

Il montepremi è di 4000 euro e all’interno del bando è contemplato anche un ‘premio Endas Emilia Romagna’, un ‘premio speciale Andrea Baldi’ per le migliori esecuzioni delle composizioni del piccolo Andrea, scaricabili dal sito del Circolo della Musica e un ‘premio Curci’ consistente in due buoni acquisto di libri delle edizioni Curci.

Info: direzione artistica M° Sandro Baldi 335 535 90 64

www.circolodellamusica.it

9204 7660 375 il codice fiscale del Circolo della Musica di Bologna

per chi voglia sostenere  la prossima edizione del concorso Andrea Baldi col proprio 5×1000

 


La commissione del X concorso pianistico internazionale

“ANDREA BALDI”

Oratorio San Rocco, via Calari 4/2  

Bologna, 24,25, 26 giugno 2021

Bruno Canino ha suonato nelle principali sale da concerto e festivals in Europa, America, Australia, Asia. Da sessant’anni suona in duo pianistico con Antonio Ballista e ha fatto parte per trent’anni del Trio di Milano. Ha collaborato e collabora con illustri interpreti come Gazzelloni, Cathy Berberian, Accardo, Amoyal, Nicolet, Vittora Mullova, Itzhak Perlmann, Uto Ughi e con i Quartetti Amadeus, Borodin, Quartetto di Tokyo e altri.  E’ stato dal 1999 al 2002 Direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia, essendosi dedicato particolarmente alla musica contemporanea: ha lavorato con Dallapiccola, Boulez, Berio, Ligeti, Maderna, Stockhausen, Bussotti.  Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chally, Sawallisch, Pappano con orchestre come la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de Paris. Numerose le sue registrazioni discografiche ( Debussy, Casella, Mozart, Chabrier, Bach, ecc.) Tiene regolarmente masterclasses in Italia, Germania, Giappone, Spagna, e da trentacinque anni è invitato al Marlboro Music Festival nel Vermont, dove ritornerà nel 2018 in luglio/agosto. Per il 2018 sono in programma in Giappone, concerti con la violinista Cantoreggi in maggio, la participazione al Festival di Kusatzu in agosto, e al Forum di Sendai  in settembre. A maggio  suonerà anche a Praga, Brasov, Bucarest, Plovdiv, a dicembre terrà tre concerti a Mainz. Al suo libro “Vademecum del pianista da camera” ha fatto seguito nel 2015 un libro dal titolo “Senza Musica”, sempre edito da Passigli.

 

Boris Bekhterev nasce da una famiglia di musicisti, inizia a studiare a 5 anni e si forma presso la Scuola Musicale Gnessin di Mosca dalla quale uscirà insignito di una medaglia. Si perfeziona, sino al conseguimento del dottorato con brillanti risultati,  al Conservatorio “P. I. Chaikovsky” di Mosca nella classe del celebre Maestro J. Milstein. Nel 1970, dopo aver ottenuto il Primo Premio al Concorso Sovietico per Pianisti, inizia un’importante attività concertistica come solista e in duo con il celebre violinista Vladimir Spivakov. Protagonista di prestigiosi concerti in Unione Sovietica e nelle più famose sale d’Europa: Konzerthaus di Vienna,  Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro alla Scala di Milano, d’America: Carnegie Hall di New York, del Giappone ed altri paesi, vanta un repertorio solistico molto ampio che dal barocco di Bach e Scarlatti, attraverso il classicismo e il romanticismo, toccando la cultura impressionista francese, arriva sino ai compositori moderni e contemporanei. Una gran parte del suo repertorio è costituita dalle opere di compositori russi, particolarmente di Scriabin. Ha suonato con molte orchestre in Unione Sovietica e con orchestre di musica da camera come I Virtuosi di Mosca, English Chamber Orchestra, l’Orchestra da Camera Franz Liszt di Budapest e l’Orchestra da Camera di Praga. Ha insegnato dal 1972 al 1986 al Conservatorio di Mosca  tenendo contemporaneamente per 4 anni i corsi di perfezionamento all’Académie Internationale di Tours in Francia. Dal 1987 al 1996 è vissuto in Italia dove ha proseguito sia la sua attività pedagogica in varie Master Class che l’attività concertistica come solista e in collaborazione con violinisti quali Boris Belkin, Uto Ughi, Pavel Berman e con  il flautista Maxence Larrieu.  Si è inoltre esibito nel Trio “César Franck” insieme al violinista Felice Cusano e alla violoncellista Susan Moses dando concerti in Italia e negli Stati Uniti. Nel 1996 è stato invitato da Kobe College in Giappone, che gli ha assegnato un incarico di professore di Pianoforte e dal 1998 è stato professore anche alla Mukogawa University.  Nei 15 anni in cui è vissuto in Giappone, si è esibito regolarmente in recital e in duo pianistico, ha suonato musica da camera con famosi musicisti, ha accompagnato cantanti giapponesi di fama europea con programmi di Lieder. E’ stato spesso invitato a far parte di giurie di importanti concorsi internazionali in Italia e in Giappone. I suoi dischi pubblicati dalla casa discografica “Melodia” e dalla “EMI” con le sonate di Schubert, pezzi raramente eseguiti di Prokofiev (“Pensieri” e “Cose in sè”) e con opere eseguite insieme a Vladimir Spivakov, hanno ottenuto molto successo. Dal 1994 al 2003 ha registrato 6 CD di musica russa ed europea per la Phoenix Classics. Attualmente collabora con CamerataTokyo, Japan che ha già pubblicato numerosi CD con musica di Scriabin e Medtner e che sono stati recensiti molto positivamente da vari critici musicali. Dal 2011 è tornato nuovamente in Italia dove continua la sua attività pedagogica e artistica. Nel 2015 ha completato la registrazione di tutte le opere di Scriabin per pianoforte.

 

Galina Chistiakova nasce nel 1987 a Mosca in una famiglia di musicisti e inizia lo studio del pianoforte all’età di tre anni sotto la guida della madre Liubov Chistiakova e della prof. Helena Khoven. Nel 2005 si diploma alla Scuola Centrale di Musica del Conservatorio P. Tchaikovsky con il prof. Anatoly Ryabov. Nel 2014 Gala conclude gli studi presso il Conservatorio di Mosca nella classe del prof. Mikhail Voskresensky. Vincitrice di più di 30 concorsi internazionali tra i quali “3° Concorso Chopin per giovani pianisti” (Mosca, 2000), “7° Concorso Europeo Chopin” (Darmstadt, 2002), “2° Concorso in memoria di Emil Gilels” (Odessa, 2003), “3° Concorso per pianoforte Skryabin” (Mosca, 2004),  “Maria Callas Grand Prix 2008” (Atene); “10th Grieg – Interantional Piano Competition” (Oslo, 2009), “Andorra IPC” (2010), “2° Concerto IPC” (Shenzhen, China, 2011), “59° IPC F. Busoni” (Bolzano, 2013), “FVG-IPC” (Sacile, 2014), “Scriabin IPC” (Grosseto, 2015) e molti altri.. Attualmente sta seguendo il corso tenuto dal M°  B. Petrushansky presso l’Accademia pianistica internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. Ha un vasto repertorio che spazia dal barocco al romantico e al moderno, suona spesso anche in formazioni cameristiche, la più frequente delle quali è il duo pianistico con la sorella minore, Irina Chistiakova. Ha dato, sempre con lusinghieri consensi di critica e di pubblico, recital e concerti in Russia, Francia, Germania, Inghilterra, Polonia, Austria, Italia, Repubblica Ceca, Bielorussia, Ucraina, Finlandia, Giappone, Cina, Grecia, Spagna, Principato di Monaco e Norvegia, ed è regolarmente invitata come membro di giuria in concorsi pianistici internazionali. Ha registrato CD con KNS-classical/Fazioli pianoforti, ACOUSENCE/pianoforti Shigeru Kawai e OnClassical/Steinway&Sons. Dal 2013 vive in Italia. È responsabile per i rapporti con l’estero per il Festival Musicale Internazionale “Recondite Armonie” che si svolge durante la stagione primaverile nella città di Grosseto.

 

Alberto Spano

Direzioni artistiche di eventi Dal 1992, anno in cui è subentrato al Professor Lamberto Trezzini, fino al 2012 è stato direttore artistico del «Festival Internazionale di Santo Stefano» di Bologna. È inoltre fondatore e direttore artistico del Festival «Pianofortissimo» di Bologna, che dal 2013 si tiene ogni estate nel cortile dell’Archiginnasio.Tra le numerose altre rassegne musicali di cui è stato ideatore e direttore artistico si contano «Le Quattro Stagioni del Lied» e «Pianoforum» (per l’Università di Bologna), «Bologna Sogna» e «Lezioni di Piano» (per il Comune di Bologna), «La virtù in musica», «Bachianas 2011». Nel corso della sua ultratrentennale attività di direttore artistico ha scoperto e portato per la prima volta in Italia numerosi musicisti, oggi di fama internazionale. Fra i tanti vanno ricordati Ramin Bahrami (nel 1994 a Portogruaro e poi a Bologna), Daniil Trifonov (nel 2008 a San Marino), Jan Lisiecki (nel 2011 a Bologna), Antonii Baryshevskyi (nel 2011 a Bolzano), Aaron Pilsan (nel 2017 a Bologna).

Consulenze artistiche È stato consulente artistico di molte manifestazioni e teatri, fra cui il Teatro Nazionale di Ricerca Teatro di Leo de Berardinis–San Leonardo di Bologna, il Teatro Rossini di Lugo di Romagna, il Teatro delle Celebrazioni di Bologna, “Arte Fiera” di BolognaFiere, Gioventù Musicale d’Italia, Amici del Quartetto Guido Borciani di Reggio Emilia, Festival dei Sensi della Valle d’Itria,.

Produzioni discografiche  Dal 1989 ha avviato un’intensa attività di produttore discografico. Tra le etichette con cui collabora ci sono Deutsche Grammophon, Decca, Universal, Ermitage, Aura Music, Papageno. Ha inoltre ideato la realizzazione di varie collane discografiche per il Gruppo l’Espresso–la Repubblica, fra le quali «La leggenda di Arturo Benedetti Michelangeli», «La Grande Storia della Musica Classica», «Ambient Music», «La Grande Lirica».

Partecipazioni a giurie musicali È stato membro di giuria in vari concorsi internazionali, fra cui il Concorso per Cantanti Lirici “Giuseppe di Stefano” di Trapani, il Premio Internazionale «La Siòla d’oro–Lina Pagliughi» e il Concorso Pianistico Internazionale «Andrea Baldi».

Attività giornalistica e pubblicazioni Giornalista professionista dal 1995, è stato fondatore e direttore responsabile delle riviste specializzate Lyrica e Symphonia.  Come critico musicale ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino, la Repubblica e con vari periodici, fra i quali L’Europeo, Musica, Il Giornale della Musica, l’Opera, Musica Jazz. Ha curato numerosi libri di argomento musicale, fra cui «Celibidache e Bologna» (2004), «Celibidache, l’altro maestro» (1997), «Vita con Ciro: biografia di Arturo Benedetti Michelangeli» (1997), «Philharmonia» (1993), e i programmi di sala di enti lirici e teatri, fra i quali il Teatro Comunale di Bologna, l’Arena di Verona, il Teatro Regio di Torino.  È stato responsabile dell’ufficio stampa di varie manifestazioni, fra cui il «Lugo Opera Festival», «Purtimiro», il «Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni» di Bolzano, l’«Aterforum Festival», il «Festival Musicale» di Portogruaro, l’Accademia Pianistica «Incontri col Maestro» di Imola, il Festival «Opera Barga», la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, il Teatro Massimo Bellini di Catania, l’Accademia Filarmonica di Verona.

Dicono di lui  «Le grandi etichette investono sui pochi nomi che vendono, e semmai li “rinfrescano” con ampliamenti di repertorio o abbinamenti di richiamo (Chailly/Bollani/Bahrami, Abbado/Grimaud/Pires e via dicendo). Oppure vanno a caccia del nuovo talento – a metà giugno in Santo Stefano (a Bologna), grazie all’orecchio fine e all’istinto da talent-scout di Alberto Spano, ha suonato il talentuosissimo sedicenne polacco-canadese Jan Lisiecki: d’ora in poi sarà più difficile ascoltarlo in piccoli festival, visto che era stato ingaggiato (il più giovane della storia dell’etichetta) qualche settimana prima dall’Universal – , ma non sempre i lussuosi e scomodissimi album-cartella stampa che arrivano in redazione mantengono ciò che promettono. O lo mantengono almeno per il tempo sufficiente a ripagare l’investimento promozionale» (A. Foletto, Suonare News, luglio/agosto 2011). «Un produttore (finalmente): è Alberto Spano, che se ne impippa delle convenienze e cerca novità anche a costo di sbagliare. Bolognese, ha coraggio in un mondo di furbi. Produce il talento immenso di Maria Perrotta, che ha suonato giovedì le Goldberg a Lugo di Romagna con controllo purissimo di sé e della partitura. Un pianismo il suo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould» (N. Carusi, Libero, 17 gennaio 2012). «Dietro i grandi pianisti, un silenzioso plotone di talent-scout si muove al loro passo. Anzi, uno indietro, perché lo scopo è proprio precedere la fama. Alberto Spano, classe 1962, come Rossini migrato da Lugo a Bologna, fa parte del raro mestiere dei setacciatori dell’ascolto. Ha organizzato rassegne che hanno fatto epoca, come il Festival di Santo Stefano. Dal 2013 è direttore artistico di Pianofortissimo. La quinta edizione, conferma la vocazione per la scoperta: metà dei pianisti ha meno di trent’anni e quasi di sicuro, dopo Pianofortissimo, non sarà più possibile sentirli a prezzi popolari. Semplicemente perché le grandi sale da concerto li avranno già opzionati. Nel carniere di Spano, produttore discografico per Decca e Deutsche Grammophon, giganteggiano nomi che oggi suonano solo per quattro zeri. Eppure Daniil Trifonov – il pianista under 30 più richiesto al mondo – apparve qui nel 2009, diciottenne, al Festival di Santo Stefano. “Lo sentii da un monitor – racconta Spano – e dovetti interrompere tutto: stavo ascoltando un genio. Feci appena in tempo a invitarlo a Bologna, primo concerto in Italia, e a produrre il suo primo disco per Decca. Oggi ha l’agenda piena per anni”. Da perfetti sconosciuti a stelle della musica. Il percorso è anche quello di Ramin Bahrami, uno degli interpreti più acclamati in Bach: “Non gli ho chiesto niente, né nome né provenienza. Era il 1994 e da lì abbiamo prodotto quindici dischi, alcuni entrati anche in classifica pop”» (L. Baccolini, la Repubblica, 7 giugno 2017). «Un talent-scout quasi infallibile è Alberto Spano, cui si deve la scoperta di numerosi talenti, soprattutto strumentisti. “Ci sono musicisti che esplodono giovanissimi e poi, nel prosieguo della carriera, pur rimanendo ad alto livello, non riescono più ad esprimere certi vertici (Menuhin, ad esempio) e ci sono talenti che esprimono il loro meglio dopo i 30, se non dopo i 40 anni. Pensiamo a pianisti come Maria Perrotta, Emanuele Arciuli, Pierre-Laurent Aimard. Non sono più ragazzi, ma il loro meglio hanno cominciato ad offrirlo in questi ultimi anni”» (E. Girardi, Classic Voice, dicembre 2017)

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La commissione del VI concorso “ANDREA BALDI”

dedicato alle Scuole medie ad indirizzo musicale

domenica 6 giugno 2021 c/o  Circolo della Musica di Bologna

via Valle Verde 33, Rastignano (Bo)

 EDOARDO BRUNI Dopo gli studi classici, si è diplomato in pianoforte col massimo dei voti presso i Conservatori di Trento (Maddalena Giese) e di Rotterdam (Aquiles Delle Vigne), perfezionandosi poi con Cohen, Berman, Schiff, Margarius. Si è laureato in filosofia presso l’Università di Padova ed ha conseguito il dottorato di ricerca in musicologia delle Università di Trento e di Paris 4 – Sorbonne. Si è diplomato in composizione col massimo dei voti presso il Conservatorio di Trento (Armando Franceschini, Carlo Galante, Cosimo Colazzo), perfezionandosi poi con Müllenbach, Corghi, Bacalov. Svolge attività concertistica in Italia ed in Europa come solista ed in formazioni cameristiche: si è esibito in cartelloni prestigiosi in cui comparivano anche artisti del calibro di Yo Yo Ma, Canino, Pogorelich, Bollani, Campanella. Sue composizioni sono state eseguite in Italia ed Europa in oltre duecento concerti. È spesso invitato come membro di giurie di concorsi nazionali ed internazionali, di pianoforte e composizione. Ha insegnato presso la Scuola Musicale Giudicarie ed i conservatori di Verona, Padova, Trento, Siena, Frosinone, Riva del Garda, Darfo. Attualmente insegna lettura della partitura presso il conservatorio di Vicenza. E’ fondatore e presidente dell’Associazione Ars Modi, per la quale cura la direzione artistica di diversi festival musicali: Più Piano, Katharsis, GiudiJazz, I Martedì di Casa Raphael, Concerti al GHT di Comano. Basandosi sui principi da lui definiti e formalizzati dell’estetica della catarsi e della tecnica della pan-modalità, sta ora realizzando il progetto compositivo “ARS-MODI”, in cui propone una nuova “via di mezzo” compositiva, diversa dalle due vie che hanno predominato nel Novecento: l’ “estetica del malessere – atonalità estrema” da una parte, e l’ “estetica dell’ingenuità – tonalità tradizionale” dall’altra. Ha inciso tre CD per la casa discografica francese Anima Records: le Variazioni Goldberg di Bach, HyperSpectives (con tutte le proprie composizioni per pianoforte, dal 1992 al 2002) e Ars Modi vol. 1 (con le prime opere del progetto Ars Modi, dal 2010 al 2014).

 

Daniele Furlati (Bologna, 26 novembre 1973), compositore e pianista, è diplomato in Composizione, in Pianoforte e Strumentazione per banda. Ha ottenuto due diplomi di merito ai corsi di perfezionamento in musica per film tenuti da Ennio Morricone e Sergio Miceli all’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Nel cinema ha esordito componendo la musica per il film Viva San Isidro! (1995) di Alessandro Cappelletti. Ha composto le musiche per le opere prima e seconda di Vito Palmieri See you in Texas (2016) e Il giorno più bello (2018). Collabora da anni con Marco Biscarini con il quale è coautore delle musiche del film Distant Angels (2016) di Gjergj Xhuvani e dei  pluripremiati lungometraggi di Giorgio Diritti Il vento fa il suo giro (2005) Premio Migliore Musica Originale al Festival Cinema e Musica di Lagonegro 2007, L’uomo che verrà (2009) Premio Ennio Morricone al Bari Film Festival 2010, nomination David di Donatello 2010 Migliore Musicista, Un giorno devi andare (2013) nomination Ciak d’Oro 2013 Migliore Colonna Sonora, Volevo nascondermi che uscirà al cinema il 27 febbraio 2020.  Ha composto musiche per spot pubblicitari; per cortometraggi tra i quali Il mondiale in piazza (2018) di Vito Palmieri e Jody delle giostre (2011) di Adriano Sforzi; per documentari tra i quali Mondo Za (2017) di Gianfranco Pannone, Ma l’amore c’entra? (2017) di Elisabetta Lodoli, Più libero di prima (2017) e L’equilibrio del cucchiaino (2015) di Adriano Sforzi, I Talk Otherwise (2015) di Cristian Cappucci, Il Valzer dello Zecchino (2010) di Vito Palmieri. Collabora da tempo con la Cineteca di Bologna come pianista e compositore per il cinema muto. Ha eseguito dal vivo al pianoforte gli accompagnamenti musicali di pellicole del cinema muto all’interno di Festival Internazionali (Strade del Cinema di Aosta, Il Cinema Ritrovato di Bologna, Istanbul Silent Cinema Days di Istanbul). Per il teatro ha composto Novelle fatte al piano che ha debuttato a Roma presso il Conservatorio di Santa Cecilia nel giugno 2010 e Asteroide Lindgren (ognuno ha la sua stella) che ha debuttato nel novembre 2007 al Teatro Comunale di Modena. Ha composto le musiche di scena per La Maria dei dadi da brodo (Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna, 2012), L’amante e Paesaggio (Nuova Scena – Teatro Stabile di Bologna, 2009) entrambi con la regia di Marinella Manicardi; Filippo och Krokodilen (Teater Tre, Stoccolma, 2008) con la regia di Lena Stefenson; Gli occhi gli alberi le foglie (Aranciafilm, Università degli Studi di Bologna, 2010) di Giorgio Diritti; Bestiale… Quel giro d’Italia! (Patàka srl, 2014) di e con Ivano Marescotti.  E’ docente di Composizione per la musica applicata alle immagini presso il Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo.

 

Alberto Spano

Direzioni artistiche di eventi Dal 1992, anno in cui è subentrato al Professor Lamberto Trezzini, fino al 2012 è stato direttore artistico del «Festival Internazionale di Santo Stefano» di Bologna. È inoltre fondatore e direttore artistico del Festival «Pianofortissimo» di Bologna, che dal 2013 si tiene ogni estate nel cortile dell’Archiginnasio.Tra le numerose altre rassegne musicali di cui è stato ideatore e direttore artistico si contano «Le Quattro Stagioni del Lied» e «Pianoforum» (per l’Università di Bologna), «Bologna Sogna» e «Lezioni di Piano» (per il Comune di Bologna), «La virtù in musica», «Bachianas 2011». Nel corso della sua ultratrentennale attività di direttore artistico ha scoperto e portato per la prima volta in Italia numerosi musicisti, oggi di fama internazionale. Fra i tanti vanno ricordati Ramin Bahrami (nel 1994 a Portogruaro e poi a Bologna), Daniil Trifonov (nel 2008 a San Marino), Jan Lisiecki (nel 2011 a Bologna), Antonii Baryshevskyi (nel 2011 a Bolzano), Aaron Pilsan (nel 2017 a Bologna). Consulenze artistiche È stato consulente artistico di molte manifestazioni e teatri, fra cui il Teatro Nazionale di Ricerca Teatro di Leo de Berardinis–San Leonardo di Bologna, il Teatro Rossini di Lugo di Romagna, il Teatro delle Celebrazioni di Bologna, “Arte Fiera” di BolognaFiere, Gioventù Musicale d’Italia, Amici del Quartetto Guido Borciani di Reggio Emilia, Festival dei Sensi della Valle d’Itria,. Produzioni discografiche  Dal 1989 ha avviato un’intensa attività di produttore discografico. Tra le etichette con cui collabora ci sono Deutsche Grammophon, Decca, Universal, Ermitage, Aura Music, Papageno. Ha inoltre ideato la realizzazione di varie collane discografiche per il Gruppo l’Espresso–la Repubblica, fra le quali «La leggenda di Arturo Benedetti Michelangeli», «La Grande Storia della Musica Classica», «Ambient Music», «La Grande Lirica». Partecipazioni a giurie musicali È stato membro di giuria in vari concorsi internazionali, fra cui il Concorso per Cantanti Lirici “Giuseppe di Stefano” di Trapani, il Premio Internazionale «La Siòla d’oro–Lina Pagliughi» e il Concorso Pianistico Internazionale «Andrea Baldi». Attività giornalistica e pubblicazioni Giornalista professionista dal 1995, è stato fondatore e direttore responsabile delle riviste specializzate Lyrica e Symphonia.  Come critico musicale ha collaborato con i quotidiani Il Resto del Carlino, la Repubblica e con vari periodici, fra i quali L’Europeo, Musica, Il Giornale della Musica, l’Opera, Musica Jazz. Ha curato numerosi libri di argomento musicale, fra cui «Celibidache e Bologna» (2004), «Celibidache, l’altro maestro» (1997), «Vita con Ciro: biografia di Arturo Benedetti Michelangeli» (1997), «Philharmonia» (1993), e i programmi di sala di enti lirici e teatri, fra i quali il Teatro Comunale di Bologna, l’Arena di Verona, il Teatro Regio di Torino.  È stato responsabile dell’ufficio stampa di varie manifestazioni, fra cui il «Lugo Opera Festival», «Purtimiro», il «Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni» di Bolzano, l’«Aterforum Festival», il «Festival Musicale» di Portogruaro, l’Accademia Pianistica «Incontri col Maestro» di Imola, il Festival «Opera Barga», la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, il Teatro Massimo Bellini di Catania, l’Accademia Filarmonica di Verona. Dicono di lui  «Le grandi etichette investono sui pochi nomi che vendono, e semmai li “rinfrescano” con ampliamenti di repertorio o abbinamenti di richiamo (Chailly/Bollani/Bahrami, Abbado/Grimaud/Pires e via dicendo). Oppure vanno a caccia del nuovo talento – a metà giugno in Santo Stefano (a Bologna), grazie all’orecchio fine e all’istinto da talent-scout di Alberto Spano, ha suonato il talentuosissimo sedicenne polacco-canadese Jan Lisiecki: d’ora in poi sarà più difficile ascoltarlo in piccoli festival, visto che era stato ingaggiato (il più giovane della storia dell’etichetta) qualche settimana prima dall’Universal – , ma non sempre i lussuosi e scomodissimi album-cartella stampa che arrivano in redazione mantengono ciò che promettono. O lo mantengono almeno per il tempo sufficiente a ripagare l’investimento promozionale» (A. Foletto, Suonare News, luglio/agosto 2011). «Un produttore (finalmente): è Alberto Spano, che se ne impippa delle convenienze e cerca novità anche a costo di sbagliare. Bolognese, ha coraggio in un mondo di furbi. Produce il talento immenso di Maria Perrotta, che ha suonato giovedì le Goldberg a Lugo di Romagna con controllo purissimo di sé e della partitura. Un pianismo il suo a metà perfetta fra il lussureggiante Alexis Weissenberg e il laser di Glenn Gould» (N. Carusi, Libero, 17 gennaio 2012). «Dietro i grandi pianisti, un silenzioso plotone di talent-scout si muove al loro passo. Anzi, uno indietro, perché lo scopo è proprio precedere la fama. Alberto Spano, classe 1962, come Rossini migrato da Lugo a Bologna, fa parte del raro mestiere dei setacciatori dell’ascolto. Ha organizzato rassegne che hanno fatto epoca, come il Festival di Santo Stefano. Dal 2013 è direttore artistico di Pianofortissimo. La quinta edizione, conferma la vocazione per la scoperta: metà dei pianisti ha meno di trent’anni e quasi di sicuro, dopo Pianofortissimo, non sarà più possibile sentirli a prezzi popolari. Semplicemente perché le grandi sale da concerto li avranno già opzionati. Nel carniere di Spano, produttore discografico per Decca e Deutsche Grammophon, giganteggiano nomi che oggi suonano solo per quattro zeri. Eppure Daniil Trifonov – il pianista under 30 più richiesto al mondo – apparve qui nel 2009, diciottenne, al Festival di Santo Stefano. “Lo sentii da un monitor – racconta Spano – e dovetti interrompere tutto: stavo ascoltando un genio. Feci appena in tempo a invitarlo a Bologna, primo concerto in Italia, e a produrre il suo primo disco per Decca. Oggi ha l’agenda piena per anni”. Da perfetti sconosciuti a stelle della musica. Il percorso è anche quello di Ramin Bahrami, uno degli interpreti più acclamati in Bach: “Non gli ho chiesto niente, né nome né provenienza. Era il 1994 e da lì abbiamo prodotto quindici dischi, alcuni entrati anche in classifica pop”» (L. Baccolini, la Repubblica, 7 giugno 2017). «Un talent-scout quasi infallibile è Alberto Spano, cui si deve la scoperta di numerosi talenti, soprattutto strumentisti. “Ci sono musicisti che esplodono giovanissimi e poi, nel prosieguo della carriera, pur rimanendo ad alto livello, non riescono più ad esprimere certi vertici (Menuhin, ad esempio) e ci sono talenti che esprimono il loro meglio dopo i 30, se non dopo i 40 anni. Pensiamo a pianisti come Maria Perrotta, Emanuele Arciuli, Pierre-Laurent Aimard. Non sono più ragazzi, ma il loro meglio hanno cominciato ad offrirlo in questi ultimi anni”» (E. Girardi, Classic Voice, dicembre 2017)