Incontro col compositore Remo Vinciguerra (9 aprile)
Nell’occasione è stato presentato il CD BONGIOVANNI appena pubblicato con
L’INTEGRALE DEI PRELUDI DI VINCIGUERRA
(12 Preludi colorati, 11 Preludi orientali e 13 preludi nel bosco)
nell’interpretazione del pianista Sandro Baldi.
A quindici anni dalla pubblicazione della prima raccolta, avvenuta nel 1996 per l’editore Curci, esce l’attesa incisione integrale dei Preludi di Remo Vinciguerra. Si tratta di una piccola antologia di trentasei cammei che raccontano, in poco più di un’ora di musica attraverso le mani ed il cuore di Sandro Baldi, la poetica della semplicità del compositore abruzzese.
Parlare di semplicità, oggi, rischia sempre di infastidire qualcuno, poiché da un lato essere semplici risulta anacronistico, in una società che progredisce con accelerazione esponenziale da cinquantanni, e dall’altro squalificante, interpretato perlopiù come essere banali e superficiali. Mai come adesso, invece, recuperare una visione semplice del mondo, aiuta a riappropriarsi della vita e delle emozioni.
«Abbarbicati alla fuga del tempo/ Soffocati dall’incedere/ Sordi allo stupore/ Ciechi all’incanto/ Refrattari alla meraviglia/ Incapaci di ascoltare il dischiudersi del sorprendersi» – non poteva essere più chiaro il poeta Lino Ricci nella descrizione dell’uomo del XXI secolo. Ecco che una bella melodia nata sui tasti del pianoforte in una domenica d’intimità familiare può essere l’antidoto alla malattia moderna. Così prendono vita i preludi di Remo Vinciguerra, pianista e didatta per naturale passione. È il nido di casa, il luogo degli affetti, quello dove le preoccupazioni si accompagnano alle soddisfazioni, gli occhi che ti spingono a conoscere il mondo e l’abbraccio che ti accoglie al ritorno dalle personali odissee: è questo il luogo del comporre, quello dove custodire nel cassetto del comodino le pagine più vere e più belle. Così prendono vita i Preludi Colorati, i Preludi nel Parco e i Preludi Orientali.
La musica di Remo Vinciguerra non nasce secondo le regole classiche della composizione e, a dire la verità, lui stesso non si è mai definito un compositore professionista. «Le mie musiche hanno tutte una storia – spiega Vinciguerra – hanno tutte un momento. Nulla viene mai dall’esigenza di mettersi a comporre o di decidere a tavolino il tipo d’opera da scrivere. I mie pezzi nascono prima di tutto da una predisposizione interiore, da uno stato particolare in cui mi trovo, dall’ispirazione che in quel momento è l’apice di un qualcosa che tu senti, che hai vissuto, una vicenda reale. Racconto quello che mi sento di raccontare, nel bene e nel male, quello che ne scaturisce è quindi istintivo, di animo». Monique Ciola
Remo Vinciguerra, nato a Lanciano nel 1956, è uno tra i più importanti compositori in Italia per la didattica pianistica di base in stile jazzistico e moderno. Dopo il diploma in pianoforte comincia la sua oramai trentennale esperienza d’insegnamento dell’educazione musicale nella sua città.
Intensa è l’attività concertistica a partire dal 1983, in trio e quintetto, accompagnata dall’incisione di composizioni originali (Primo incontro, City Records, Milano, 1983; Live in Romania, Artexim, Bucarest, 1989; Il Bianco e il Nero, Curci,1996; Quattro passi col lupo, Edizioni Menabò, Ortona, 2004; Preludi di luna, Edizioni Tabula, Lanciano, 2007). Ma è all’attività didattica, preminente nel suo iter professionale, che egli dedica maggior interesse. Pur avendo seguito un percorso tutto orientato al suo impegno nella scuola media, il cui frutto di alto valore formativo ed educativo sono le Favole per pianoforte e voce recitante, non ha mai tralasciato una ricerca personale all’interno del pianismo jazz, che lo ha portato spesso a fare concerti in formazioni di rilievo (di prossima uscita è un’incisione live con il contrabbassista Giovanni Tommaso). Proprio da questa sua passione per il jazz ed i nuovi linguaggi del pop rivisitato, ha trovato lo spunto per introdurre questi nuovi elementi nella sua esperienza didattica.
Dopo un primo libro pubblicato dalla casa editrice Berbèn di Ancona, tutti i successivi lavori – ad oggi una quarantina circa – sono stati divulgati dall’editore Curci di Milano. A coronamento di un successo editoriale ormai riconosciuto nel nostro Paese, nel 2002 la Editions Peters (Londra,Francoforte, Lipsia, New York) ha inserito sue composizioni nella raccolta Crossing Borders, distribuita in tutto il mondo.
Un suo libro di didattica è entrato a far parte del programma di studi del Mozarteum di Salisburgo ed un suo preludio è presente nell’antologia norvegese Piano morefavourites, edita dalla Norsk Noteservice (Oslo).
La rivista specializzata Suonare news (Michelangeli editore, Milano) lo ha definito «il Beyer del ‘900», un amico da tenere sempre sul leggio.
Tiene seminari e laboratori in tutta Italia in cui diffonde l’amore per lo studio della musica, nobilitandone il valore formativo ed educativo. Viene regolarmente invitato nelle giurie di concorsi pianistici nazionali ed internazionali. www.removinciguerra.it